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Piante Officinali

 

 erbe officinali spontanee

Molte piante officinali sono velenose e quindi si devono usare con cautela.

Sullo sviluppo e la quantità dei principi attivi esercitano un’azione sensibile il clima e il terreno: piante di un clima caldo secco sono mediamente più aromatiche che non le stesse cresciute in climi temperati freddi.

Importante è anche l’epoca della raccolta: l’epoca più adatta (il cosiddetto ‘tempo balsamico’) è quella in cui le parti sono più ricche di sostanze utili e coincide quasi sempre con la fioritura.

La conservazione. Quasi tutte le droghe vanno conservate e il mezzo più comune per mantenerle in buone condizioni è quello di disseccarle; l’essiccamento è tanto migliore quanto più è rapido e completo. Viene impiegata spesso anche la liofilizzazione.


Moltissime le piante officinali spontanee anche in Italia, tra cui Asteracee (arnica, assenzio, camomilla), Apiacee (anice, prezzemolo ecc.), Lamiacee (lavanda, menta, salvia, timo ecc.). Numerose piante officinali sono utilizzate anche come piante aromatiche in profumeria, pasticceria, enologia, gastronomia.